Poi e’ comparsa una figura

Laura è assicuratrice ed era uscita dall’ufficio, nel centro di Aulla, pochi minuto prima delle 18 di martedì. Pioveva a dirotto e un collega, Marco, aveva deciso di accompagnarla a casa in auto.

Racconta:”Attraversiamo la strada principale. Quasi non si vede niente per la pioggia. La macchina sembra sbandare e qualcosa di oscuro gonfia l’asfalto.” C’è gente che grida dalle finestre, dai terrazzi, dai finestrini delle altre auto. Marco capisce tutto. Blocca l’auto al distributore. E urla a Laura di uscire.

“Sembra un suicidio ma è l’unica cosa intelligente da fare. Più avanti il fiume nero sta portando via auto, scooter, i detriti murano le porte delle case.Vedo gente che si aggrappa ai cartelli stradali ai lampioni. Un uomo è riuscito a salire su un piccolo albero che oscilla paurosamente. Siamo sul tetto della nostra utilitaria. Un angelo mi spinge sopra la tettoia del distributore..”

Ma non è finita. “Da quell’isola strampalata vediamo l’acqua salire. Non ci sono mezzi anfibi ad Aulla, bisogna aspettare le squadre di Massa. Sono certa che morirò. Svengo. Mi sveglio nella mia casa. L’isola ci ha salvato”.