Portare la gioia

Qual è il cuore del messaggio che “Nuovi Orizzonti” sta annunciando ormai da 20 anni?

Chiara Amirante – Non andiamo a cercare la gioia nelle vie che il mondo ci propone e che spesso sono vie di morte – e questo tutti i ragazzi che bussano alle porte di “Nuovi Orizzonti” ce lo testimoniano ampiamente – ma percorriamo quella via che Gesù Cristo ci ha mostrato, Lui che si è fatto via per noi, che è l’amore e che questa gioia del cielo, a cui siamo comunque chiamati e che rappresenta un desiderio indelebile impresso nella nostra anima, possa non solo risplendere nel nostro cuore, ma raggiungere tanti.

Adesso molti sono portati a pensare a “Nuovi Orizzonti” come a tante comunità di accoglienza per i giovani nel disagio, ma io non ho mai avuto in mente di fondare comunità di recupero. Semplicemente mi sono sentita raggiunta da questa grande notizia della gioia della Resurrezione, da questa grande notizia del Vangelo, che sono convinta che se lo viviamo alla lettera può suscitare una rivoluzione silenziosa e capace di rinnovare il mondo.

Ho sentito poi la responsabilità di doverla condividere con chi vedevo più nella sofferenza, andando proprio a cercare quindi quei giovani che vedevo disperati. “Nuovi Orizzonti” è nato così: da questo semplice desiderio di condividere la gioia che il Cristo Risorto ci dona con chi è più disperato. Certo, poi si sono moltiplicati i centri di accoglienza e le iniziative. Quello che anima e caratterizza quelli che sono ormai più di 120 mila Cavalieri della Luce, i giovani cioè impegnati a vivere con radicalità il Vangelo, è l’impegno a testimoniare e portare la gioia di Cristo Risorto a quanti vivono in situazioni di sofferenza.

 

27/12/2010 14.16.52 – Radio Vaticana – Il Pontificio Consiglio per i Laici ha firmato in questi giorni il decreto di approvazione “ad experimentum” dello Statuto della Comunità “Nuovi Orizzonti”.

Portare la gioia

Qual è il cuore del messaggio che “Nuovi Orizzonti” sta annunciando ormai da 20 anni?

Chiara Amirante – Non andiamo a cercare la gioia nelle vie che il mondo ci propone e che spesso sono vie di morte – e questo tutti i ragazzi che bussano alle porte di “Nuovi Orizzonti” ce lo testimoniano ampiamente – ma percorriamo quella via che Gesù Cristo ci ha mostrato, Lui che si è fatto via per noi, che è l’amore e che questa gioia del cielo, a cui siamo comunque chiamati e che rappresenta un desiderio indelebile impresso nella nostra anima, possa non solo risplendere nel nostro cuore, ma raggiungere tanti.

Adesso molti sono portati a pensare a “Nuovi Orizzonti” come a tante comunità di accoglienza per i giovani nel disagio, ma io non ho mai avuto in mente di fondare comunità di recupero. Semplicemente mi sono sentita raggiunta da questa grande notizia della gioia della Resurrezione, da questa grande notizia del Vangelo, che sono convinta che se lo viviamo alla lettera può suscitare una rivoluzione silenziosa e capace di rinnovare il mondo.

Ho sentito poi la responsabilità di doverla condividere con chi vedevo più nella sofferenza, andando proprio a cercare quindi quei giovani che vedevo disperati. “Nuovi Orizzonti” è nato così: da questo semplice desiderio di condividere la gioia che il Cristo Risorto ci dona con chi è più disperato. Certo, poi si sono moltiplicati i centri di accoglienza e le iniziative. Quello che anima e caratterizza quelli che sono ormai più di 120 mila Cavalieri della Luce, i giovani cioè impegnati a vivere con radicalità il Vangelo, è l’impegno a testimoniare e portare la gioia di Cristo Risorto a quanti vivono in situazioni di sofferenza.

 

27/12/2010 14.16.52 – Radio Vaticana – Il Pontificio Consiglio per i Laici ha firmato in questi giorni il decreto di approvazione “ad experimentum” dello Statuto della Comunità “Nuovi Orizzonti”.

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