Sono andato in giro con Samir quella mattina. Volevamo portare un regalo ai nostri amici lontani. Prima però siamo andati a trovare Gesù. Tutte le nostre angosce, tutti i nostri dubbi li abbiamo deposti ai suoi piedi. Poi siamo partiti.
Passava di là William ed è subito un abbraccio. Lui che è stato miracolato almeno 4 volte nelle vita, ci racconta che una volta era andato in coma durante un’operazione e che ne era uscito dopo aver parlato con sua madre. Samir, che ha perso la madre all’età di 2 anni e mezzo ha ascoltato in silenzio. Ma tu Samir cosa avevi chiesto a Gesù ? gli chiedo dopo – Di incontrarlo – è la risposta. Ce ne andiamo chiedendoci se il viaggio è già finito o deve ancora iniziare.
Saliamo in macchina e preghiamo. Alla fine del secondo mistero del dolore siamo già a pranzo. C’è Aziz che ci aspetta insieme a MariaGrazia, ingegnere, nubile, e Myriam che lavora lì da 3 settimane. MariaGrazia, chiedo, il destino è una persona?
Arriviamo a casa di Baldo che stava tutto rincantucciato in fondo al letto di una stanza dall’aria ammorbante. Carolina la fidanzata ci prepara un caffè napoletano. Tutta l’atmosfera prende un sapore di casa, ma ci sono dei pensieri : il lavoro, i soldi, la macchina e ancora i soldi. Preghiamo insieme un’Ave Maria. Poi dico loro che non c’è bisogno di preoccuparsi: il lavoro ce lo manda Gesù. E’ vero, poco dopo i pensieri di un avvenire incerto se ne vanno. Possiamo ripartire scherzando, Baldo ora è in piedi e ci accompagna fino alla porta.
Sono le 4 del pomeriggio, abbiamo ancora un po’ di tempo e passiamo da Souad. La porta di casa sembra aprirsi da sola. La madre, che non parla una parola di italiano, resta nascosta dietro lo stipite per farci passare meglio. Entriamo nel silenzio ed ecco Imane tra le sua braccia : 7 mesi di bellezza! Samir, che voleva vedere Gesù, ora la tiene tra le braccia. Esclama che vuole anche lui un figlio ma preferirebbe una bimba..proprio così. Poi, solo tè alla menta e abbracci e ripartiamo per Modena. Non c’è più tempo per incontrare Maddalena che è nata da 10 giorni. E ci dirigiamo verso l’ufficio, ma Samir deve andare a dare da mangiare a suo padre ricoverato in ospedale e così salgo da solo.
Sulla porta c’è un biglietto : Stefano, chiamami subito c’è una ditta che ci ha cercato per un lavoro. E’ Pierpaolo, perito agrario, che sta sopra di me, lo chiamo e scende subito nel mio ufficio, appena entra mi chiede, ma tu sai qualcosa del Fascicolo Tecnico? Non rispondo neanche, prendo il libro che c’è lì sul tavolo e che porta lo stesso nome. Allora lui con le mani a coprire la meraviglia dice : “è un miracolo! Oggi pomeriggio verso le 4 e mezzo una ditta ha chiamato me che non ne so niente per cercare uno studio che possa fare il fascicolo tecnico di un suo prodotto. Io ho parlato di te ma mica sapevo che tu davvero .. è incredibile”.
Nel mio ufficio infatti quel pomeriggio non c’era nessuno, perché io e Samir la mattina anziché lavorare avevamo deciso di portare un regalo ai nostri amici lontani.