..ad un certo punto della mia vita, quando ho posto al centro di tutto il successo, che mi pareva un idolo, sono stato coinvolto da una vita francamente disordinata. Pensavo che tutto mi fosse consentito e permesso”.
Specifichi meglio:
” lo si legge anche nel testo, ho concepito il sesso come qualche cosa di ossessivo e trasgressivo, l’alcol, ed infine la droga, mai fine a sè stessa,ma come supporto al sesso, quasi come stimolo”.
Le donne sono il crocevia della sua vita:
” direi proprio di sì. A parte quelle del sesso disordinato del quale le parlavo, ho patito la sofferenza di due separazioni molto traumatiche che hanno inciso profondamente su di me. Come del resto la perdita di mio padre e l’incendio di una mia discoteca. Ad un certo punto ho pensato seriamente che tutto si accanisse contro di me”.
Anche la sua vita religiosa non era proprio esemplare:
” sarebbe meglio dire inesistente. Andavo a messa solo per accontentare mia madre nelle feste comandate, ma il mio pensiero era assente e guardavo l’orologio,mi annoiavo. Credo che sia meglio non entrare in Chiesa, che vivere in tal modo la eucarestia. Insomma, ho vissuto da ateo,se non peggio. Qualche volta gli atei si comportano perfino meglio”.
Poi si è convertito:
” e lo devo alla Madonna ed in particolare a quella di Medjugorje che mi ha ridato lo slancio e l’entusiasmo, invitandomi a cambiare vita, a fare una radicale inversione di marcia per poter arrivare a quello che è il centro della fede, Cristo .. ora non rifarei mai quello che ho combinato nel passato, la Madonna ci dice che per giungere al Figlio bisogna pregare,ma anche vivere in modo coerente, tutelando la propria condotta e cercando di concepire rettamente la famiglia”.
23-11-09 – Pontifex – Bruno Volpe intervista Paolo Brosio in concomitanza all’uscita del suo nuovo libro : “Perché la Madonna di Medjugorje mi ha cambiato la vita”