E poi pian piano ho cominciato a vederlo

“.. sento anche che mi conduce Lui. In queste testimonianze mi conduce per mano. “

“E d’altra parte, quando si incontra Dio è una tale forza dentro, che non si può tacere! È qualcosa che ti porta a dirlo a tutti. Perché prima ero nelle tenebre, oggi sono nella luce e so che esiste Dio, che ci aiuta, che è grande nell’amore, che ci sostiene nella sofferenza, che anzi nei momenti della sofferenza dobbiamo stringerci a Lui, perché Lui combatte per noi il male!

E questo non lo posso tacere, perché l’ho sperimentato e lo continuo a sperimentare, e questo può aiutare altre persone. È un dono troppo grande, che non si può tenere per se. Perché, vedete, il Signore è un fuoco che brucia e ti porta con sé e ti conduce perché questo amore passi anche agli altri e venga riversato negli altri.

E quando tu lo riversi agli altri, Lui te ne dona ancora. E quindi è entrare nel dinamismo dell’Amore trinitario. È veramente: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutte le tue forze, con tutta la tua mente, con tutta la tua anima. E amerai il prossimo tuo come te stesso».

Così ha fatto il Signore con me.

Io all’inizio non sapevo amarmi. Il Signore mi ha aiutato perdonandomi quando non ero in grazia e quindi non frequentavo la Chiesa, non ero una buona cristiana.

E quindi nel momento di massima debolezza Lui si è chinato su di me e mi ha aiutata perdonandomi, e quindi in me è sgorgata una grande gioia, gratitudine per Lui, perché era come se mi ridesse una nuova vita, salvandomi. Ma questa gratitudine si è trasformata in amore man mano che lo conoscevo.

E poi pian piano ho cominciato a vederlo, a riconoscerlo. Gesù crocifisso, Gesù sofferente, nelle persone che soffrono. Ho cominciato quindi a amarlo concretamente con carezze, sorrisi, consolazione, negli altri. Poi pian piano ancora il Signore a mostrarmi che mi amava così com’ero.

E mi ha insegnato ad amarmi. E così come mi ha insegnato ad accettarmi come sono, mi ha portato a guardare gli altri e ad amarli anche nelle loro debolezze.

E quindi ha fatto – e sta ancora compiendo – un’opera di trasformazione del cuore.

Il segreto è non sentirsi migliori degli altri, e quindi avere un atteggiamento sempre di umiltà e mai di sentirci, appunto, superiori agli altri. Questo bloccherebbe completamente il passaggio della grazia, e soprattutto impedisce poi che il Signore regni in mezzo a noi.”

 

 

Da un’intervista all’attrice Claudia Koll Dai microfoni di RADIO MARIA, 31 agosto 2007, a cura di ALBERTO DI GIGLIO