Carissimo Padre Livio,Le scrivo per testimoniare una guarigione di cui sono stato testimone il 26 settembre a Medjugorje.
Il giovane Cristian di 37 anni,sposato con due figli piccoli,affetto da SLA da cinque anni e da me personalmente conosciuto per essere stato operato nell’Ospedale di Napoli,di cui sono il cappellano nel 2011; paralizzato agli arti inferiori,e dovendo servirsi del respiratore di notte e alimentato grazie alla peg direttamente nello stomaco,dopo una preghiera di Viçka nel corso della testimonianza da suor Kornelia e dopo un’adorazione la notte del 25 quando si è sentito pieno di un’inesprimibile gioia al passaggio di una stella cadente che ha attraversato il cielo,ha voluto farsi accompagnare il giorno dopo in carrozzina ai piedi della Collina delle apparizioni.
Lì,sentendosi interiormente chiamato,nei pressi della Croce blu si è alzato in piedi e ha mosso autonomamente i passi per salire appoggiandosi – non sorretto – a me,al suo parroco, all’accompagnatore – cosa fisicamente impossibile per le sue condizioni: è salito fino in cima insieme alla moglie e ai due bambini,e alla vista della statua della Madonna è scoppiato in lacrime. Per la strada più dolce dei misteri del Rosario siamo poi ridiscesi.
Tornato al suo paese di Piane Crati cammina, non usa più le carrozzine,di notte dorme senza il respiratore e tra un mese gli sarà tolta la peg.I medici dichiarano inspiegabile questa condizione,non essendoci al mondo casi di remissione della SLA. Il miracolo,se di questo si tratta,è unico nel suo genere.Cristian in una meravigliosa testimonianza di fede e di amore quando era ammalato dichiarava che proprio la malattia gli aveva fatto scoprire il senso della vita – A gloria di Maria, Regina della pace.
don Giovanni Palmieri cappellano Ospedale Cardarelli – Napoli