A porte chiuse

Dopo pranzo Stefano ed io ci rechiamo ad un appuntamento con il Sig. Luca V..

Prima di entrare, ci fermiamo e diciamo <Eccoci Maria, guidaci!>; mentre recitiamo l’Ave Maria, dall’auto proprio davanti a noi una ragazza mette fuori dal finestrino un braccio: al polso ha un braccialetto di Maria.

Incontriamo il sig. V., che ci fa accomodare nella sala riunioni, una grande stanza con un tavolo piuttosto largo e sedendoci da parti opposte, penso subito a quanta distanza c’è tra me e Stefano da un lato e V., seduto di fronte a noi. Non mi sento proprio a mio agio, penso che anche logisticamente la comunicazione sarà difficile.

V. presenta la ditta e il prodotto, ci dice che in passato si sono rivolti all’esterno per la progettazione, ci mostra alcune delle loro attrezzature che si trovano in laboratorio. Tornati nella sala riunioni, Stefano riprende la parola e racconta della Spei, presentando un po’ se stesso, elencando le varie ‘figure professionali’ e così via. Ad un certo punto dice: <Non avete bisogno di persone per la documentazione?>.

Silenzio! Il sig. Vinci sgrana gli occhi, si tira indietro stupito e dice: <Lei è un uomo fortunato, giusto stamattina ne parlavo con il mio responsabile!>. Si alza, attraversa la stanza e chiude la porta: questo è stato il segno, perché sapevo che il Vangelo dice: “Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».”

Io e Stefano iniziamo a ridere, non ci guardiamo neanche, non serve, perché ognuno sente la gioia dell’altro; e andiamo avanti così per 10 minuti almeno, mentre il sig. V., anche lui finalmente sorridente, ci spiega di cosa avrebbero bisogno e dice che potrebbero essere interessati.

Stefano gli spiega che la sua volontà è quella di recuperare persone che vivono una situazione di disagio, ma senza parlare di fede; il sig. V. esclama: <Ho capito qual è la vostra missione!>, usa proprio questo termine, nessuno di noi lo aveva detto prima, Proprio in quel momento Stefano gli fa notare che uno dei fogli che gli abbiamo consegnato riporta appunto la ‘missione’ aziendale. A questo punto V, rivolto a Stefano, dice <Ok, lei mi ha trovato un altro lavoro!>

In fede,  Valentina A.