Avevo 11 anni

Valentina Vezzali, domanda secca: com’è il Suo rapporto con la Fede?

“Straordinario. Sono molto credente e ritengo che dietro ad ogni singolo fatto che accade nella mia vita ci sia, in realtà, una sorta di disegno divino. Le dirò di più: se sono riuscita a fare un po’ di strada, è perché mi ha guidata Dio”.

Beh, se è per questo, la strada è stata lunga: Lei è una leggenda vivente, ha vinto tutto ciò che potesse vincere nel mondo della scherma.

“E ciò lo devo solo al Signore. Certo, io c’ho messo del mio, mi sono impegnata, ho fatto tanti sacrifici, ho lottato a denti stretti, non mi sono mai risparmiata, ho anche dovuto affrontare seri infortuni, ma se ce l’ho fatta, mi creda, è solo grazie a Dio”.

L’ennesima gioia è arrivata alle recenti Olimpiadi di Pechino. Anche lì, dove il regime comunista fa di tutto per tenere Cristo fuori dalla società, si è affidata a Dio?

“A Dio, certo, ma anche alla Madonnina”.

Per favore, continui…

“Deve sapere che prima di ogni gara – e ciò è avvenuto non solo a Pechino ma durante tutta la mia carriera – avverto il desiderio e il bisogno di pregare la Madonna. E sento che mi è vicina, perché è Madre come me e so che ogni madre adora i suoi figli ed è sempre pronta a proteggerli e ad esaudirli”.

E’ bello questo Suo amore per la Vergine.

“E’ un amore spontaneo, la adoro. A lei ho affidato anche la mia Famiglia. Sa, io tengo molto al concetto di Famiglia. Per me, mio figlio e mio marito (senza dimenticare la mamma) vengono prima di tutto e tutti. Non c’è trofeo che possa gareggiare con loro”.

..Però sappiamo della Sua grande devozione per il Servo di Dio Giovanni Paolo II…

“Che dolce che era! Lo amavo tantissimo! Nella mia vita ho avuto la gioia di incontrarlo due volte. La prima avevo 11 anni ed ero in gita a Roma. Ricordo che per una pura coincidenza lui passò mentre mi trovavo in Piazza San Pietro. Allora iniziai ad acclamarlo, ed ecco che lui si voltò verso di me e mi benedì. Mia mamma mi disse subito che grazie a quella benedizione sarei stata molto fortunata nella vita… E così è stato, basta pensare al capolavoro che ho realizzato con la mia Famiglia. La seconda volta, invece, nel 2001, grazie all’ex Direttore della ‘Gazzetta dello Sport’, Candidò Cannavò, sono riuscita addirittura ad essere ammessa al baciamano del Papa. Non dimenticherò mai i suoi occhi chiari e il suo guardo intenso; sì, posso dirlo tranquillamente, negli occhi di Giovanni Paolo II vidi gli occhi di Dio”.

E di Benedetto XVI cosa ci dice?

“Purtroppo non l’ho ancora incontrato, ma lo ammiro tantissimo. E’ un uomo mite, buono, generoso, si vede subito. E’ un grandissimo Papa, ma non sta a me dirlo”.

Cosa apprezza più del suo Magistero?

“La difesa della Famiglia. La Famiglia è minacciata, offesa, svilita, ma il Santo Padre non perde occasione per difenderla, osannarla, porla al centro dell’attenzione del mondo”.