Avvicinarsi e dare speranza

“Quando un cristiano dimentica la speranza, o peggio perde la speranza, la sua vita non ha senso. E’ come se la sua vita fosse davanti ad un muro: niente.

Ma il Signore ci consola e ci rifà, con la speranza, andare avanti. E anche lo fa con una vicinanza speciale a ognuno, perché il Signore consola il suo popolo e consola ognuno di noi. 

Questo “rifare del Signore” ha due dimensioni. “Quando il Signore si avvicina ci dà speranza; il Signore rifà con la speranza; sempre apre una porta. Sempre”.

Avvicinarsi e dare speranza, avvicinarsi con tenerezza.

Ma pensiamo alla tenerezza che ha avuto con gli apostoli, con la Maddalena, con quelli di Emmaus. Si avvicinava con tenerezza: ‘Dammi da mangiare’. Con Tommaso: ‘Metti il tuo dito qui’. Sempre così è il Signore. Così è la consolazione del Signore.

Che il Signore ci dia a tutti noi la grazia di non avere paura della consolazione del Signore, di essere aperti: chiederla, cercarla, perché è una consolazione che ci darà speranza e ci farà sentire la tenerezza di Dio Padre”.

“E la consolazione è questo rifare tutto non una volta, tante volte, con l’universo e anche con noi”.

da Asianews – 10/12/2013 11:22 – VATICANO – Papa: Quando Gesù si avvicina, “ci consola”, “sempre apre le porte” e ci dà la speranza per andare avanti