“Dio ci ha donati i suoi comandamenti, non come un fardello, ma come una fonte di libertà: della libertà di diventare uomini e donne pieni di saggezza, maestri di giustizia e di pace, gente che ha fiducia negli altri e cerca il loro vero bene.
Dio ci ha creati per vivere nella luce e per essere luce per il mondo intorno a noi”.
Il “dono” del Vangelo, aggiunge, “può confermare, purificare e nobilitare i profondi valori umani presenti nella vostra cultura nativa e nelle vostre tradizioni: famiglie unite, profondo senso religioso, gioiosa celebrazione del dono della vita, apprezzamento della saggezza degli anziani e delle aspirazioni dei giovani”.
Ai giovani che in questo continente sono la maggioranza della popolazione e che, ieri, aveva esortato ad avere il coraggio delle decisioni definitive, di assumere impegni per tutta la vita, oggi ha chiesto di diventare “amici di Gesù”.
“Cercate la Sua volontà su di voi, ascoltando quotidianamente la sua parola e permettendo alla sua legge di modellare la vostra vita e le vostre relazioni.
In questo modo diventerete profeti saggi e generosi dell’amore salvifico di Dio; diventerete evangelizzatori dei vostri stessi compagni, guidandoli con il vostro esempio personale ad apprezzare la bellezza e la verità del Vangelo e verso la speranza di un futuro plasmato dai valori del Regno di Dio.
La Chiesa ha bisogno della vostra testimonianza! Non abbiate paura – ha ripetuto – di rispondere generosamente alla chiamata di Dio a servirlo sia come sacerdoti, religiose o religiosi, sia come genitori cristiani o in tante altre forme di servizio che la Chiesa vi propone”.
22/03/2009 11:49 VATICANO-AFRICA – Papa: solo la luce di Dio può vincere le “grandi tenebre” portate da guerra e cupidigia.
Nel corso della messa celebrata a Luanda davanti a un milione di persone Benedetto XVI parla di una preghiera per la riconciliazione e la pace che, dall’Africa abbraccia il mondo intero ed esorta gli uomini del mondo intero a pregare per “questo grande Continente così colmo di speranza, ma ancora così assetato di giustizia, di pace, di un sano e integrale sviluppo che possa assicurare al suo popolo un futuro di progresso e di pace”.