E gridarlo vorrei

Tutto è iniziato con un viaggio alle pendici della Valpolicella, in quella terra dove le battaglie si erano fatte più cruenti verso la fine dell 1800, per gli italiani che cercavano finalmente l’indipendenza dagli austriaci. 

Ho girato per le terre di Custoza, Marengo, Goito, Solferino e S.Martino della Battaglia. Ho visitato la torre costruita su quel luogo. Gli attrezzi fatti per uccidersi l’un l’altro e quelli per sopravvivere al freddo e alla fame, là conservati.

Era il 24 giugno del 1859. La seconda guerra d’indipendenza era iniziata da due mesi esatti. I combattimenti portarono a molte perdite e il vedere i caduti calpestati e mal sepolti, i feriti affidati più alla pietà delle popolazioni che all’efficienza dei servizi sanitari ispirarono ad Henry Dunant l’idea che portò alla creazione della Croce Rossa e che valse al suo fondatore il primo Premio Nobel per la pace. Era un 24 – 25 giugno appunto, una guerra e una pace, un’atto di eroismo e un’atto di carità. come non fare il parallelo con il 24-25 giungo del 1981 nel paese di Medjugorje dove la Madonna avvisò gli uomini del pericolo della guerra come azione che nasce dal cuore dell’uomo quando si allontana da Dio? Vicino alla torre un’ossario conserva 1.274 teschi e le ossa di 2.619 soldati.

Sotto la torre lungo la strada c’è però un Agriturismo speciale . La proprietaria, signora Daniela, ci ha raccontato come iniziiò 30 anni prima quell’attività. Rilevò quel locale he era in relatà un piccolo convento abbandonato. Aveav smesso di fare la parrucchiera e aveva speso tutti i suoi soldi nell’acquisto del locale, tanto che aveva dovuto farsi prestare persino le sedie dai suoi amici. Senza avere nulla più che la terra con un pò d’uva, Daniela aveva cominciato col servire il vino ai passanti occasionali. Il marito che a sera tornava a casa sapeva che l’avrebbe trovata lì e allora andava anche lui ad aiutarla nel locale. Lui che agli amici diceva: mia moglie lo fa così, ma non aprirà mai un ristorante.

Invece un giorno Daniela per rispondere alle richieste degli avventori decise di comprare una cucina : costava 3 milioni. Allora le notti passavano insonni, come quella volta che s’addormentò mentre cuoceva le torte per il giorno dopo. Erano le due di notte e senza perdersi d’animo Daniela ne impastò subito altre due. E la consegna fu rispettata. Di lì a poco anche i figli finirono in sala ad aiutarla e tutte le sere sotto le volte a cupola dove un tempo si elevavano preghiere, ora si tornava ad intonare un canto di misericordia fatto di mestoli, tortelli, dolci e ringraziamenti. 

Sono passati cinque giorni da quella sera con Daniela e stanotte ho discusso con mia moglie. Ad un certo punto non più ho voluto risponderle. Non riuscivo in verità e sentivo che le parole mi rimanevano come strozzate in gola.

Ma nel buio qualcuno mi ha visto, perchè stamani tornavo dalla messa quando, passando per un vicolo che percorro sempre, ho sentito una voce e una musica antica che mi hanno fermato.

Ho alzato lo sguardo per capire da dove provenissero. La canzone diceva : io canto…il mio amore per te questa notte diventa poesia..la mia voce sara’..una lacrima di nostalgia…

Mentre cercavo la finestra da dove venisse la voce mi accorgo dell’insegna della strada: ero in Via S.Martino della Battaglia.

La canzone continuava: non ti chiedero’ mai.. perche’.. da me sei andata via…per me e’ giusto.. tutto quello che fai..

io ti amo…e gridarlo vorrei..ma la voce dell’anima..canta piano lo sai..

io ti amo…e gridarlo vorrei..ma stasera non posso nemmeno parlare perche’ piangerei..

Erano  le parole di Mogol per un successo di Massimo Ranieri del 1969 : Dio mi faceva conoscere quanto siamo stupidi quando scegliamo di fare la battaglia invece dell’amore.