Eravamo io e Samir

Giovedì ero partito lamentandomi. Di tutte le cose che stavano accadendo sembrava che nessuno si accorgesse veramente. Ero deluso. Con questo spirito sono andato verso la messa quella mattina. Eravamo io e Samir.

Dopo la messa ci siamo diretti verso il nostro appuntamento : un’azienda dalle parti di Cavezzo. Alla terza decina del rosario siamo arrivati senza bisogno del navigatore. Alla fine dell’appuntamento Samir mi ha detto : “Quel tipo certamente questo incontro se lo ricorderà”. Ed io ero rinfrancato.

Così siamo ripartiti per tornare a Modena continuando a recitare il rosario mancante, ma lungo la strada ho visto sull’angolo di un incrocio una cappella e ho deciso di girare di lì per fiancheggiarla. Così facendo abbiamo perso la strada principale e continuando su quella via anche l’orientamento.

La strada s’inoltrava in aperta campagna. Ad un bivio, sulla sinistra diventava sterrata. Samir ha suggerito di tornare indietro, io invece ho deciso di prendere a destra dove si apriva un lungo e stretto rettilineo. Proprio alla fine di questo, stava una piccola chiesa. Con la macchina ho subito posteggiato e siamo scesi.

La chiesa era in realtà un santuario mariano, appena restaurato, dedicato alla B.V. dei Pironcelli in S.Marino di Carpi. La porta era aperta. Dentro, un bellissimo quadro della B.V. dominava la scena. Nel più completo silenzio e nella frescura del luogo ci siamo fermati in raccoglimento e abbiamo terminato l’ultima decina.

Poi osservando più attentamente  ci siamo accorti che due scalette scavate nel muro fiancheggiavano l’altare e portavano fino al quadro. Le abbiamo salite uno da una parte l’altro dall’altra. Siamo arrivati proprio sotto il quadro dove sempre nella roccia era stato scavato lo spazio di un inginocchiatoio, sopra il quale era stato posto un prezioso cuscino. Una fessura nella roccia sotto il quadro portava la scritta “offerta”.

Ero felice, sentivo che sarebbe stato bello fare quell’offerta, come ringraziamento, se non altro, a Maria, per la ritrovata serenità. Così tornati in macchina ho cercato qualche soldo ma non avevo spiccioli, “solo” 4 pezzi da 50 euro. Ho guardato Samir per sapere cosa ne pensava, ma anche lui ammetteva che l’importo gli sembrava francamente esagerato. Ho detto “..ma dobbiamo avere coraggio”. Ho preso 50 euro sono tornato dentro e le ho infilate nella fessura sotto il quadro. Quando sono tornato alla macchina ero felice.

Samir mi ha accolto così : “ è incredibile, appena è uscito ha suonato il cellulare, non sono riuscito ad avvertirla”. Allora ho guardato il numero ma non corrispondeva a nessuno che conoscessi. Ho provato a richiamare ma nessuno ha risposto. Così siamo ripartiti questa volta definitivamente per Modena.

Lungo la strada il telefono ha risuonato..era sempre quel numero. “Ingegnere – ha detto una voce nota ma che non sentivo da mesi – devo venire da lei.. mi deve far vedere come si fa a fare quella cosa..” Gli ho detto “ok ci vediamo alle due” e ho poi aggiunto separatamente a Samir “vediamo se è Maria che lo manda”. Alle due ci siamo trovati in ufficio.

Finito di preparare il computer, caricati i files, mentre mi sto per sedere, senza preavviso si alza viene verso di me e sventolando un biglietto da 50 euro dice : “questi sono per lei”. Io guardo Samir che sorride seduto poco più in là. Due ore dopo a compimento del lavoro me ne darà altri 10.

“Date e vi sarà dato” – diceva Gesù – “ una misura pigiata scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo; la misura con cui misurate sarà rimisurata a voi”