Fate sì che muoia in voi tutto ciò che vi impedisce di amare e salvare

Cari figli, oggi vi invito a venire con me con totale fiducia, perché io desidero farvi conoscere mio Figlio.

Non abbiate paura, figli miei. Io sono con voi, sono accanto a voi.

Vi mostro la strada come perdonare voi stessi, perdonare gli altri e, con pentimento sincero nel cuore, inginocchiarvi davanti al Padre.

Fate sì che muoia in voi tutto ciò che vi impedisce di amare e salvare, di essere con Lui e in Lui.

Decidetevi per un nuovo inizio, l’inizio dell’amore sincero di Dio stesso.

Vi ringrazio. 

 

Messaggio del 2 gennaio 2010 ( Mirjiana )

 

Ad una prima lettura ci si potrebbe chiedere perché Maria inizi coll’avvertirci di non avere paura nell’andare con Lei. Anzi non dovrebbe esserci niente di più bello.

Subito dopo però capiamo il perché : ella ci mostra la strada per andare da suo Figlio ed è questa strada che ci spaventa. Lungo la strada infatti dobbiamo morire.

E questa morte lo sappiamo non è fisica. E’ quella del nostro uomo vecchio che orgoglioso ha creato il mondo di vera morte che ci circonda fatto di inimicizie, separazioni, aborti, vendette, che hanno a loro volta prodotto solitudine e rancore.

Andare da Gesù è liberarsi di tutto questo. Che bello diresti subito, ma la strada è in salita e presenta più di una difficoltà. Ecco che Maria se vogliamo ci accompagna, ci tiene per mano come se fossimo suo Figlio.

E ci insegna che il primo impedimento è perdonare noi stessi – e questa frase, scusate, è bellissima – perché non c’è niente di più pesante che il fardello dei nostri errori passati. Se li abbiamo fatti e oggi ne siamo coscienti e sappiamo che sono stati errori da non ripetere, smettiamo di tormentarci e chiediamo a Gesù di liberarci e capire – perché come dice S.Paolo – tutto è bene per coloro che credono in Dio. Il peso di quel tormento infatti ci impedisce di amare noi stessi.

Così se invece i torti li abbiamo subiti, usiamo lo stesso perdono con gli altri.

Ora, se facciamo il conto di tutto questo – tanti peccati commessi, tanti torti subiti – abbiamo ben presente davanti agli occhi quella strada e quanto è lunga e ripida. E’ un tunnel buio, come dicono i fuoriusciti da un coma, ma con in fondo una luce.