Non importa quale è stata fino ad oggi la nostra vita, la Madonna non ha domandato come eravamo. Ha detto: « Aprite i vostri cuori, il Signore vuole purificarli ».
Per poter essere purificati bisogna anche avere il coraggio di andare a confessarci, con umiltà accettare la propria verità, la propria debolezza, riconoscere il proprio egoismo, l’orgoglio, non respingere più la propria responsabilità dicendo: « Non so chi è responsabile, chi è colpevole ». Perché questa è la ripetizione della parola di Eva che ha detto: « Io non sono responsabile ».
Dobbiamo avere il coraggio di dire: « sì », sono responsabile per la pace, ma sono anche responsabile per le guerre nella mia famiglia, nella mia comunità, nella Chiesa ».
Non è facile, è la croce. Non è facile sempre digiunare, non è facile rinunciare alle abitudini peccaminose, ma se non dimentichiamo il perché, tutto sarà non solo facile, ma anche dolce.
Pensiamo alla vita di tanti Santi. S. Francesco nel suo testamento ha detto che tutte le cose che prima erano dolci, dopo la conversione, dopo aver scoperto il Signore, erano cambiate, erano diventate amare, mentre le cose amare erano diventate dolci.
Allora mostrandosi vicino alla Croce, l’Immacolata ci parla oggi sulla nostra responsabilità e ci invita a dire il nostro « sì » anche se non capiamo, anche se la nostra vita passata è proprio un disastro. Ecco, oggi possiamo cominciare di nuovo.
Spero che questo possa servirvi un po’ a capire che questa festa è un nuovo inizio con il Signore. L’altro è fallito. Questo è riuscito, perché una donna ha avuto il coraggio di dire « sì » e dicendo « sì » è diventata Madre del Messia, e, diventando Madre del Messia, è diventata madre di tutti noi.
Quando si diventa madre si comincia a coltivare la vita e coltivare la vita significa preparare la pace.
La Madonna era sola. Ha detto di « sì » da sola. Guardate quanti siamo qui.
(P. Slavko Barbaric – 8 dicembre 1986)