Arrestato come prete nel 1958 e prigioniero per 21 anni, non é stato liberato che nel 1979. Monsignor Raymond Wang Chong-Lin Lin fu consacrato vescovo nel 1983 ma la sua diocesi era allo stremo: niente preti, niente religiosi né religiose, nessun convento, nemmeno una chiesa, nulla…
Diceva ai suoi vicini: “Voi sapete come sia nobile la chiamata a diventare vescovo e come questa responsabilità sia pesante. Non posso che affidarmi alla Madonna! E’ la Madre di Dio, la Madre della Chiesa ed anche la mia amatissima Madre. La Chiesa ha fatto di me un vescovo, ma qui la Chiesa non ha niente! Non possiede nulla, nemmeno una camera, nemmeno dei seminaristi.. che pastore povero sono! Cosa vuole la Madre di Dio?”
Avendo sentito parlare del santuario mariano di Bansishan, dove la Madonna appariva dal 1982, decise di andarci.
Racconta: “Una voce sembrava spingermi a incontrare là mia Madre. Abbiamo recitato il rosario in ginocchio e durante la preghiera mi è apparsa vicino alla chiesa, vestita di bianco con una cintura blu. Ho guardato nei suoi occhi e Lei ha guardato nei miei. O Madre, possiate sempre tenere il vostro sguardo su di me!
Il giorno dopo, ho celebrato la S.Messa nella chiesa secondo le sue intenzioni, una Messa molto importante per me perché in quella occasione ho offerto i 60.000 fedeli della mia diocesi, ho offerto me stesso insieme alla diocesi e ci siamo consacrati alla Vergine.
Le ho detto: “Siccome non ho niente, non posso fare niente. Allora consacro a te mia Madre, la mia diocesi, prendine cura Tu stessa! Mia Madre Maria mi ha risposto: “Figlio mio, non preoccuparti, mi prenderò cura di te come mi prendo cura di mio Figlio Gesù” e così è stato!
La Vergine esaudì la richiesta del vescovo, perché al suo ritorno preti e seminaristi cominciarono ad arrivare. In poco tempo poté fondare un seminario (1985), rilanciare la congregazione di Santa Teresa, aprire un orfanatrofio, un centro vocazionale, un centro di formazione per i laici, ecc…
Questo vescovo ha potuto realizzare l’impossibile: nella sua radicale povertà e solitudine, ha pregato con fede, ha consacrato tutto alla Madre di Dio e si è abbandonato a Lei con una fiducia di bambino. Sapeva che Lei avrebbe preso a cuore gli affari di suo Figlio meglio di chiunque altro.
Oggigiorno quanti consacrati affrontano le stesse situazioni di povertà, di solitudine e sono tentati di lasciarsi cadere le braccia davanti all’immensità del compito da svolgere. Ma la Madonna è pronta a fare dei miracoli quando si tratta degli affari di Suo Figlio e delle salvezza dei suoi figli! Allo stesso modo dopo 30 anni a Medjugorje, cerca di farci cadere in ginocchio!
Il 30esimo anniversario delle apparizioni sarà celebrato il 25 giugno, grazie abbondanti pioveranno su quelli che verranno o che si uniranno alla preghiera della parrocchia, afferriamole mentre passano.
Un giorno la Gospa ha detto a un gruppo di preghiera: “La mia più grande gioia è di vedervi pregare insieme mio Figlio Gesù, uniti in un sol cuore” Ogni famiglia o gruppo di amici può offrire questo regalo alla Madonna per ringraziarla della sua venuta e così essere sicuri di farle piacere.
Cara Gospa, come ringraziarti per la straordinaria missione che Tu realizzi in mezzo a noi da trent’anni? Vieni a mormorare ai nostri cuori il regalo che vorresti ricevere da noi.
Suor Emmanuel + tratto da Les Enfants de Medjugorje 2011 – 15 maggio 2011