Nata a Foligno, appunto, nel 1248, Angela proveniva da una famiglia agiata ma era illetterata, seppur capace di padroneggiare bene la lingua latina usata a quel tempo. Sappiamo anche che si sposò (forse intorno al 1270) e che nel 1288 circa in breve tempo morirono la madre, il marito, i figli e in quella solitudine, mettendo fine ad una vita «selvaggia, adultera e sacrilega», secondo la sua stessa testimonianza, si avvicinò alla fede fino a sentire una forte vocazione.
Vendette i suoi beni tra la fine del 1290 e l’inizio dell’anno seguente, ed entrò nel Terz’Ordine francescano dedicandosi alle opere di carità. Frate Arnaldo divenne in un primo tempo suo confessore poi dopo le notizie di rapimenti mistici ebbe l’incarico di compilare un dettagliato Memoriale. In particolare l’anno 1291 segna la vita della religiosa a causa del pellegrinaggio compiuto ad Assisi per conoscere l’opera e il carisma di Francesco.
Lungo il percorso ebbe una visione che segnerà e cambierà la sua vita. «E poiché io – nota frate Arnaldo in proposito – le chiedevo e le dicevo: “Cosa hai visto?, essa rispose: “Ho visto una cosa piena, una maestà immensa, che non so dire, ma mi sembrava che era ogni bene. E mi disse molte parole di dolcezza quando partì e con immensa soavità e partì piano, con lentezza».
Frate Arnaldo durante i quattro anni successivi, dal 1292 al 1296, assolse il suo compito di seguire la mistica per raccogliere il contenuto delle estasi. Nello stesso 1296 il “Memoriale” di Arnaldo veniva approvato dal cardinale Giacomo Colonna e da una commissione di otto teologi francescani. Nel 1298 Angela incontrò Ubertino da Casale, il quale confessò in una sua opera di aver superato una crisi religiosa proprio grazie a questo incontro. Era del resto un’epoca di dispute teologiche e scontri religiosi. Angela morì il 4 gennaio 1309 ed i suoi resti sono venerati nella chiesa di San Francesco, a Foligno.