Il Bene

In questi anni noi della SPEI abbiamo abbracciato uomini e donne diverse, provenienti da paesi diversi e da fedi diverse. Questa è una cosa grande di cui dobbiamo andare fieri : non l’abbiamo fatto per convenienza ma per amore.

Possiamo essere più precisi a coniugare questo verbo : possiamo dire che nell’abbraccio c’era un bel po’ di affetto e di calore, un pizzico di compassione, un altro pizzico di ammirazione, una certa dose di generosità e di simpatia e cosi via.

Quando siamo riusciti a farlo con pienezza, lo dobbiamo a tutte queste qualità insondabili e grandissime che abbiamo riscoperto in noi e che abbiamo, d’altra parte, riconosciuto, magari inaspettatamente, negli altri, proprio cioè in coloro che stavamo abbracciando.

In questo abbiamo fatto anche un’altra scoperta sensazionale, se ci pensate : che uno ed uno solo è il principio di vita per tutti : il Bene.

Il Bene così realizzato, cioè reso reale, palpabile, ci ha risposto con la diffusione della gioia e perfino con dei miracoli!

Poi si è presentato di persona : era Gesù!

Com’è stato bello essere insieme in quei momenti : ci sembrava di essere una cosa sola, una sola voce e qualche volta perfino una sola lacrima.

Quando invece non siamo riusciti a fare questo abbraccio o lo abbiamo fatto per forza o con ipocrisia, abbiamo dato spazio al suo nemico : il Male.

E anche qui abbiamo fatto la scoperta delle sue terribili conseguenze. Maldicenze, amarezze, invidie, silenzi, tutte queste cose si sono rese reali come muri ed hanno aumentato le distanze tra noi.

Spontaneo allora è stato cercare un capro espiatorio fuori di noi. E’ lui, eccolo là, buttatelo fuori! Come se si potesse fisicamente eliminarlo. Nessuno di noi è esente da questo fenomeno.

Gesù dice : “guardatevi da quello che c’è dentro di voi”.

Quando entriamo nella stanza della preghiera dobbiamo lasciare fuori della porta tutte le nostre convinzioni, tutti i nostri pregiudizi e liberare l’anima da tutto quello che vi si è depositato ultimamente, e che ci appesantisce, in modo da far posto allo Spirito che viene su di noi.[1]

Così facendo pur nelle nostre differenze troveremo l’unità.

Non è un’operazione facile: richiede uno sforzo iniziale, quello di eliminare dalla nostra testa gli schemi che ci servivano per interpretare la realtà e per giudicare. Dio infatti non ha bisogno del nostro giudizio ma del nostro amore, non ha bisogno delle nostre regole ma della nostra misericordia.

La settimana che ci aspetta sarà caratterizzata da un grande appuntamento : Giovedì sera ci aspetta una bella serata – stiamo pronti pulendo la nostra anima con una preghiera fervente.

 

Ciao

Stefano

 

 



[1] Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carneEz 36,27