Il libro in paese


Quando tutti oramai facevano ritorno a casa, ero fuori dalla porta dell’oratorio a parlare con Enrico, il segretario di “Coraggio… insieme si può”, un’associazione di mutuo soccorso nata nel 2012 sotto il patrocinio dei Servizi sociali di Castellarano. Nel pomeriggio, durante l’allestimento della sala, Enrico m’aveva parlato dei suoi due anni di disoccupazione nonostante un’esperienza trentennale da commerciale estero, tre lingue, una famiglia. Durante lo spazio delle domande del pubblico, era stato uno dei più dinamici nel botta e risposta, tenendo testa alle citazioni che Stefano faceva di sant’Agostino: “Signore, dammi la castità e la continenza, ma non ora”. Un tipo brillante, di formazione classica, che spende quotidianamente parte del proprio tempo a seguire i ragazzi dell’oratorio. Durante la serata aveva chiesto a Stefano come facesse la Spei ad affrontare i clienti, conoscendo bene di che pasta è fatto il mondo commerciale.
Prima che partisse per tornare a casa, l’ho fermato per dirgli di chiamarci, di fare un colloquio, perché un commerciale del genere, alla Spei, sarebbe un vero soldato. Enrico ha ringraziato, ma dice che quella parola sentita e risentita durante la serata, “cambiamento”, l’ha ricolpito e riconfermato in quello che già sentiva da mesi: non tornerà a fare il commerciale, nonostante la disoccupazione. Cambierà strada, Qualcuno gli manderà degli indizi.
Ci salutiamo come amici, dandoci appuntamento per giovedì sera all’Apericena, un ritrovo settimanale Spei nel bar sotto i suoi uffici. 

La serata sembrava davvero finita quando, dopo aver acceso una sigaretta, è arrivata Marina, che s’era presentata poco prima assieme ad Andrea, suo marito. M’avevano già visto alla Messa del Giovedì Santo nella chiesa di San Valentino, sulle colline dove abitiamo, ed erano venuti a sentire la presentazione di “Credere nel cambiamento” a Sassuolo, nella fine di marzo, quando Stefano aveva detto a tutti i presenti che nella vita bisogna rischiare, senza adagiarsi su posizioni acquisite, parodiando il Vangelo a mo’ di provocazione: <<Difficilmente un impiegato comunale entrerà nel Regno dei Cieli>>. Marina, che impiegata comunale lo è da anni, mi ha fatto un gran sorriso dicendo: <<Dì bene al tuo capo che a Castellarano sono stati i dipendenti comunali a far girare il tuo libro!>>.
Rido, perché è proprio vero. A Natale regalai una copia a Greta, cara amica ed ex collega a Radio Antenna1, che lo passò a Giovanna, sua madre, impiegata in Comune: da lei il libro si è diffuso rapidamente in tutta la cerchia, fino a Bologna e Reggiolo. Una rapidità che è diventata in poco tempo semplicità: quando tre settimane fa chiesi a Paolo, Nicoletta, Massimo e don Massimiliano la possibilità di presentare il libro in paese, le porte erano già aperte. 

g.c.