“Sarà il più bello di Roma e verrà a vederlo anche il Papa”, ne era convinto il netturbino Giuseppe Ianni, ideatore nel 1972 del presepe e che ancora oggi ne segue con amore l’allestimento: “E’ una grande emozione ed una grande gioia. E’ sempre aperto e viene davvero tanta gente, da tutte le parti del mondo. Queste persone mi portano anche una pietra dal loro Paese, che viene poi incastonata nella parete”.
Il primo Papa a visitarlo nel ’74 fu Paolo VI, poi Giovanni Paolo II dal ’78 al 2002 e Benedetto XVI nel 2006 ed ancora tra gli ospiti illustri Madre Teresa di Calcutta e il presidente Giorgio Napolitano; ben due milioni e mezzo i visitatori in 40 anni.
“E’ un’emozione, per me, essere davanti a questo presepe”, ha detto il cardinale Piacenza, dopo aver benedetto un grande dipinto della Madonna della Strada Patrona dei netturbini romani, realizzato dal capo squadra Francesco Palumbo. “Occorre fuggire”, ha sottolineato il porporato, nell’omelia della Messa, “l’idea che il Natale sia una ‘bella favola’, come spesso i media vorrebbero farci credere, un’opera di convincimento diffuso ed insidioso, segno di uno sradicamento dalla cultura cristiana, organizzato e pianificato da matrici di potere nel mondo”.
“Davanti al presepe dobbiamo svuotarci dall’orgoglio e dall’egoismo – ha auspicato il cardinale Piacenza – e fare non solo qualche opera buona ma fare il bene, donando noi stessi”.
Radio Vaticana – 21/12/11 – Il Presepe dei netturbini a Roma compie 40 anni. Il cardinale Piacenza: “il Natale non è una favola”