“Come Dio dal quale proviene, la sapienza non ha bisogno di imporsi con la forza, perché detiene il vigore invincibile della verità e dell’amore, che si afferma da sé”.
“Perciò è pacifica, mite e arrendevole; non usa parzialità, né tanto meno ricorre a bugie; è indulgente e generosa, si riconosce dai frutti di bene che suscita in abbondanza”.
“Per fare opere di pace bisogna essere uomini di pace”, ha sottolineato.
“Se ciascuno – ha infine concluso –, nel proprio ambiente, riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente”.
ROMA, domenica, 20 settembre 2009 (ZENIT.org).- Davanti alla tendenza nei rapporti sociali a non rispettare la verità e ad abbandonarsi a vendetta e odio, Benedetto XVI ha rivolto questa domenica un appello ad attingere alla sapienza di Dio che sola può purificare dalle “scorie della menzogna e dell’egoismo”.