La bambina di Dio

Gianna Jessen è diventata il personaggio simbolo del movimento pro-life negli Stati Uniti. La sua vicenda personale, che ha ispirato il film October Baby, ha sapore di miracolo: 35 anni fa, Gianna nasce viva in una clinica per aborti legata all’associazione Planned Parenthood; sua madre, allora diciassettenne e al settimo mese di gravidanza, era stata consigliata ad abortire tramite l’aborto salino che consiste nell’iniettare nell’utero una soluzione salina che corrode il feto e lo porta alla morte entro 24 ore.

A dispetto dei piani umani, Gianna vede la luce così come deciso dai progetti della Provvidenza: la tecnica dell’aborto salino non funziona e la neonata nasce viva dopo 18 ore, sebbene la mancanza d’ossigeno all’interno dell’utero le abbia provocato una paralisi cerebrale e muscolare.

Tuttavia Gianna impara a camminare con tutore all’età di tre anni, a vent’anni riesce a camminare senza tutore fino a correre nel 2006 la maratona di New York per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’aborto.

Gianna ha perdonato sua madre per aver tentato di abortirla: il suo dolore si è trasformato in speranza, la sua rabbia in desiderio di realizzare una missione che si sta rivelando la vocazione della sua vita: ottenere la parità di diritti al nascituro così come avviene per la donna che lo ha concepito.

“Se l’aborto è una questione di diritti della donna dov’erano i miei? – ha chiesto Gianna con voce ferma ai mille occhi presenti a Ponte Milvio –. Non c’è nessuna femminista che protesta perché i miei diritti sono stati violati e la vita è stata soffocata nel nome dei diritti delle donne?”.

L’unico scopo di Gianna che si definisce “la bambina di Dio” è quello di far sorridere il Creatore: “Mi hanno odiata fin dal concepimento. Ma sono stata amata da molte altre persone e specialmente da Dio. Sono la sua bambina. Io non posso stare in questo mondo senza dare tutta il mio cuore, la mia mente, la mia anima e la mia forza al Cristo che mi ha dato la vita”.

La Beata Madre Teresa di Calcutta, in merito alla testimonianza di vita di Gianna Jessen disse: “Dio sta usando Gianna per ricordare al mondo che ogni essere umano è prezioso per Lui. È bello vedere la forza dell’amore di Gesù che Egli ha riversato nel suo cuore. La mia preghiera per Gianna, e per tutti quelli che la ascoltano, è che il messaggio dell’amore di Dio ponga fine all’aborto con il potere dell’amore”.

 

ROMA, domenica, 9 dicembre 2012 (ZENIT.org) – MILLE OCCHI PER LA “BAMBINA DI DIO” – Straordinaria Testimonianza di Gianna Jessen in Una Parrocchia romana – di Gaia Bottino