La famiglia educa alla vita

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Giorno Primo settembre 2011, giovedì, ancora solare poco prima del vespro. Per Campobasso e la sua cattedrale nel cuore dell’arcidiocesi, inizia l’anno nuovo di pastorale chiamando ad essere presente e benedire San Francesco, le cui reliquie portate solennemente in processione all’interno della Chiesa della SS.ma Trinità, garantiscono e corrispondono con benevolenza alla gradita accoglienza che il Vescovo Mons. Bregantini e il popolo convenuto vivono plaudendo e rendendo grazie al Buon Dio.

L’imponente figura di Melchisedek sulla parete laterale offerente i doni del pane e del vino ad Abramo vittorioso in battaglia rimanda alla mente al grande condottiero San Giorgio che debella alla testa dell’esercito celeste e terrestre, secondo i racconti e le tradizioni popolari, i nemici della nostra città accerchiata e allo stremo. Si evoca alla contemplazione dell’icona murale l’impercettibile ‘olio’ sul viso splendente del Sommo Sacerdote. Lo stesso ‘olio’ ci piace accostare al volto raggiante di San Giorgio Martire, e che viene usato per ungere: ‘Re’, ‘Profeti’ e ‘Sacerdoti’ alla maniera di Melchisedek.

Ci piace alludendo ai santi, parlare dello stesso ‘olio’ che arde nelle lampade degli ‘uomini saggi’ davanti al cospetto del Dio ‘Terribile, Giusto e Misericordioso’, esondante dalFiglio Suo Gesù, instauratore e rinnovatore di tutte le cose per cieli e terre nuove, attese, in atto e attestate dal Libro dell’Apocalisse, attuale come non mai con le parole profetiche del SommoPontefice proferite da poco e che invitano a chiamare Gesù per subito “mostrarsi”. [Cfr. incontro con ex studenti teologi, Agosto 011 ]