“La Madonna scende in campo” è il sottotitolo del terzo libro di Paolo Brosio sulle apparizioni mariane a Medjugorje, località della Bosnia Erzegovina.
Brosio è giornalista e volto televisivo. Seguì per Mediaset la stagione di Mani Pulite – faceva i collegamenti dalla strada davanti al Tribunale di Milano e i tram passavano alle sue spalle – diventò conduttore o personaggio di tante trasmissioni, visse una vita spericolata: cocaina, alcol e sesso sfrenato.
Un giorno andò a Medjugorje e riemerse dall’abisso in cui si era ficcato. I suoi primi tre libri sulla Gospa – così chiamano la Madonna a Medjugorje – hanno venduto mezzo milione di copie. Su Retequattro i suoi speciali “Viaggio a” hanno ottima audience. Oggi esce “La Madonna scende in campo”, 327 pagine per raccontare che alla Regina della Pace di Medjugorje è devota tanta gente del mondo dello sport.
A febbraio di quest’anno Brosio spedisce a Roberto Mancini un pacco con dei rosari benedetti dalla Madonna di Medjugorje. Nell’involucro ci sono delle pietre raccolte nel punto in cui il veggente Ivan ha avuto alcune apparizioni. Il giorno dopo Mancini telefona a Brosio e gli dice di aver fatto un sogno:
“Ero in una stanza con un po’ di gente e c’era con me la veggente Vicka che, a un certo punto, mi ha sorriso fissandomi negli occhi, tanto che, a un tratto, mi sono girato per vedere se stesse guardando un altro. Ma, di colpo, Vicka si è mossa e si è diretta verso di me, tanto che, a quel punto, non ho più avuto alcun dubbio. Mi è venuta incontro, si è avvicinata, mi ha fissato ancora guardandomi dritto negli occhi. Poi mi ha dato un bacio sulla fronte. Ho avvertito proprio la sensazione del contatto fisico di una persona che, però, non avevo mai visto né conosciuto in vita”
Il 25 marzo 2012 Mancini vola a Mostar e da lì raggiunge Medjugorje. E’ la sua prima visita. Con l’allenatore del City viaggiano la moglie Federica e la figlia Camilla. Mancini incontra la veggente Vicka: “Come siamo entrati in casa Vicka ci ha accolti abbracciandoci e salutandoci con un affetto particolare.
Ha parlato con Camilla e Federica e poi ci siamo messi in un angolo e le ho spiegato nei dettagli la sensazione che ho avuto quando ho ricevuto il suo bacio in questo sogno che sembrava reale.
Vicka mi guardava con attenzione e sorrideva come se sapesse già tutto e mi ha detto: “E’ la Madonna che fa tutto, noi apriamo il nostro cuore e Lei ci dice cosa fare”. Poi ha cominciato a pregare su di noi, incessantemente e con grande intensità”.
Due giorni prima di Manchester United-Everton, Mancini incontra in un ristorante italiano Nikica Jelavic, attaccante croato dell’Everton. United e City sgomitano per la Premier League e Mancini si rivolge così a Jelavic: “Mi raccomando, tu devi fare gol”.
Jelavic ha una particolarità: è nato a Capljina, a pochi chilometri in linea d’aria da Medjugorje. Contro lo United segna due gol e la partita finisce con un rocambolesco 4-4. I due punti persi dallo United con l’Everton peseranno un sacco nella volata per la Premier League.
Il City vince il campionato all’ultima giornata, con un successo all’ultimo secondo del recupero contro il Qpr. Un miracolo, così lo spiega Brosio, perché l’incontro si gioca il 13 maggio, giorno della festa di Fatima, “una delle date più belle della Madonna”. Mancini, in un’intervista all’autore, conferma.
Domanda di Brosio: “C’è stato un intervento dal Cielo?”.
Risposta del Mancio: “L’ho pensato e lo penso tuttora.Quando ci rifletto mi chiedo come sia stato possibile, perché penso che in Cielo abbiano ben altri problemi da risolvere. Quando prego capisco però che qualcosa di impossibile quel giorno è diventato possibile: 13 maggio, festa di Fatima, l’anniversario delle apparizioni in Portogallo. Anche José Duque (dirigente portoghese del City, nato vicino a Fatima, n.d.r.) ha notato questa coincidenza straordinaria e sapeva che la Madonna ci avrebbe aiutato. Sono convinto che chi prega è aiutato da Dio”.
Tratto da “Mancini e la Premier vinta grazie alla Madonna di Medjugorje” – La Gazzetta dello Sport