“Uno dei pericoli principali nel cammino spirituale è quello di scoraggiarsi di fronte al ripetersi degli stessi peccati e all’apparentemente inutile succedersi di propositi e ricadute. La speranza ci salva.
Essa ci dà la forza di ricominciare sempre da capo, di credere ogni volta che sarà la volta buona, della vera conversione”.
“Così facendo, si commuove il cuore di Dio il quale verrà in nostro soccorso con la sua grazia”.
Il predicatore del Papa ha aggiunto che “non possiamo accontentarci di avere speranza solo per noi. Lo Spirito Santo vuole fare di noi seminatori di speranza”.
“Non c’è dono più bello che diffondere in casa, in comunità, nella Chiesa locale e universale, speranza. Essa è come certi moderni prodotti che rigenerano l’aria, profumando tutto un ambiente”.
Per questo motivo, ha concluso, la Chiesa ha bisogno di una “perenne Pentecoste; ha bisogno di fuoco nel cuore, di parola sulle labbra, di profezia nello sguardo“.
CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 3 aprile 2009 (ZENIT.org).- Il segreto della vita è avere speranza, e questo dipende dalla relazione che si instaura con lo Spirito Santo, ha spiegato questo venerdì il predicatore della Casa Pontificia a Benedetto XVI e ai suoi collaboratori della Curia Romana.