Nella mattinata di domenica 9 dicembre, un uomo di 58 anni, evidentemente affetto da disturbi psicologici, ha gettato della vernice nera contro l’immagine di Maria a Jasna Góra, nota come la “Madonna Nera” del santuario mariano nei pressi di Częstochowa.
I padri paolini, custodi del santuario, hanno diffuso un comunicato nel quale hanno chiesto a tutti i devoti della Madonna Nera delle preghiere per l’espiazione del folle gesto. Anche l’arcivescovo Wacław Depo, Metropolita di Częstochowa, ha esortato i fedeli alla preghiera. “Chiedo a tutti gli abitanti di Częstochowa di venire con i loro pastori in questi giorni a Jasna Góra per pregare per l’espiazione di tutti i reati contro Dio, sua Madre e la Santa Chiesa”, si legge nel comunicato dell’arcivescovo.
L’immagine della Madonna Nera di Jasna Góra proviene, molto probabilmente, da Costantinopoli, da dove, attraversando la Russia, giunse in Polonia. La regalò ai padri paolini il principe Władysław Opolczyk, che nel 1382 fondò il loro monastero a Jasna Góra. Il cosiddetto “Diluvio Svedese”, ovvero l’invasione della Polonia da parte delle truppe svedesi nel XVII secolo si fermò proprio sotto le mura del santuario di Jasna Góra che non venne mai espugnato. Il servo di Dio, cardinale Stefan Wyszyński, scelse il santuario di Jasna Góra come altare e confessionale della Polonia. Fecero visita al Santuario come pellegrini anche gli ultimo due papi: il beato Giovanni Paolo II (1979, 1983, 1987, 1991, 1997, 1999) e Benedetto XVI (2006).
“Questo atto è stato accolto con indignazione e amarezza, non solo per i credenti della nazione polacca, ma anche da parte della Chiesa ortodossa russa. Con rammarico si nota il recente aumento del numero di atti di vandalismo verso i luoghi sacri e le chiese cristiane. La cosa più triste è che una simile azione si svolge non solo dove i cristiani sono perseguitati apertamente, ma anche in quei paesi la cui cultura è profondamente radicata nella tradizione cristiana”, prosegue il metropolita Hilarion. “Questo evento triste, assieme a quelli capitati in altri paesi, rende necessaria una testimonianza comune degli ortodossi e i cattolici di mantenere le radici cristiane della civiltà europea”, sottolinea il metropolita.
Tratto da Częstochowa, attentato alla Madonna nera: dolore ortodosso di Mariusz Frukacz | Tempi.it