MARIA CASA COMUNE DI TUTTI I CRISTIANI

“Tutto nasce dalla preghiera. Se non chiediamo amore

 a Dio, non possiamo avere amore e ancora meno possiamo

 donarlo agli altri. Proprio come coloro che oggi parlano

tanto di povertà ma non conoscono né parlano ai poveri,

anche noi non possiamo parlare di preghiera

senza sapere come pregare.”

 

                                                                                                                           MADRE TERESA DI CALCUTTA

 

 

MARIA CASA COMUNE DI TUTTI I CRISTIANI

 

“Lex orandi è lex credendi” e viceversa dunque: quel che si prega si crede; E quel che si crede si prega.

 

      Dovete sapere carissimi fratelli che il Trionfo del ‘Cuore immacolato di Maria’ è in atto, ma non ancora conclusivo. Esso è determinato, affrettandolo, soprattutto dal contributo di noi figli alla cooperazione salvifica di Maria, Madre della Chiesa; alla quale con quanta più luce e verità e corrispondenza profetica ci rivolgiamo, maggiormente la fede viene esaudita per i Suoi meriti quelli del Figlio Suo Diletto, invocato Nostro Signore Gesù nel cuore (seno) della Madre nostra.

      L’Ave Maria, ‘Casa Comune di tutti i Cristiani’ è dunque ‘ecumenica e centrale per la nostra fede. Questa preghiera è nella sua concezione e creazione evangelica ed ecclesiale, composta e redatta nel tempo sin dai primordi cristiani. Dalla sua origine accertiamo che la Grazia della Madre di Dio e della Divina e SS.ma Trinità, ha favorito tanti uomini e donne semplici ed umili, trasformandoli in santi, perché ingraziati e formati della stessa spiritualità angelica del saluto a Maria.

      Lei concepì il “Verbo” nella propria umanità, la stessa di Giuseppe suo Sposo castissimo e divenendo cosi per partecipazione naturale, l’umanità di tutti noi.

      Si narra nell’anno mille che ‘Andrea il folle’, presentandosi in cielo in cerca della Madonna non la trovò e alla domanda: dove fosse, gli replicarono: “sulla terra a salvare i suoi figli”.

     Quando imperversava nel medioevo l’Ave di Lode, Invocazione , Saluto Angelico e Benedizione, nella sua forma di tradizione ecclesiale, e che veniva a cristallizzarsi come noi contemporanei la preghiamo, insieme agli Inni del Magnificat e Akatistos, avvenne che il poeta e letterario Dante Alighieri nel suo capolavoro, risalta quella ‘veste  dorata’ della Vergine con slanci e parole dirette alla Madre di Dio e Madre Nostra, fatte proferire nel Poema della ‘Divina Commedia’ da S. Bernardo, cantore mariano più di ogni altro nel suo Evo. Mentre S. Gioacchino da Fiore, nell’attualità del suo pensiero, rilevava l’epoca come quella dello Spirito Santo aprendo all’ispirazione di San Luigi Maria Grignon De Montfort”, era in cui “il regno spirituale di Gesù sarà stabilito per mezzo della ‘Devozione a Maria’ ”…

       Lo Spirito Santo Amore lo suggerisce nell’anima per chi si sente di invocarla privatamente nel modo da aggiungere nell’Ave Maria: “santa Maria Madre di Dio (e Madre Nostra) prega per noi …

Si può vivere in comunione una forte emozione e appartenenza gioiosa alla Chiesa di cui la Madonna è  ‘Madre della chiesa’.

 

 

Don AnTonino   S.                                                                            Ottobre  2012-10-22.