In un messaggio del maggio ’86 la Madonna ha detto: « Io desidero che le famiglie siano come un fiore armonioso e voi tutti siate i petali ».
Ha detto due cose molto importanti: ci ha invitati all’armonia e ad essere un fiore armonioso.
Se pensiamo quali sono le condizioni di un’armonia, lo sappiamo subito: l’amore degli uni per gli altri, la pace, la riconciliazione, il rispetto reciproco dei genitori verso i figli e dei figli verso i genitori.
E se dice: « Tutti siate petali », vuol dire che nessuno può estraniarsi dalla propria responsabilità. Se tu sei petalo, cioè una parte del fiore, e se tu hai dei bei colori, ecco, già la tua famiglia diventa più bella. Nessuno può aspettare che l’altro cominci.
Questo invito l’ha ripetuto in un altro modo il 24 luglio ’86, dicendo: « Io invito le famiglie alla santità. Che le famiglie siano un luogo dove nasce o sta nascendo la santità ».
Sapendo che due giorni dopo era la festa dei genitori della Madonna, S. Gioacchino e Anna, possiamo forse vedere perché ha parlato così, perché ha invitato le famiglie alla santità. Voglio dire che una grande importanza naturalmente appartiene ai genitori.
Noi tutti nel battesimo abbiamo ricevuto il seme della santità, dell’amore, della fede, della speranza, e sappiamo che, grazie a Dio, molti si sviluppano così, proprio nell’amore, nella pace, nella fede, nella speranza, ma sappiamo anche che molti sono distrutti, che molti giovani hanno perso la fede e non hanno più amore, non hanno più speranza, vivono disperati, aperti alle droghe, all’alcol, alle aggressioni, alle guerre.
lo non voglio accusare i genitori e capisco tutte le difficoltà, ma se vogliamo meditare questo messaggio dobbiamo dire che i primi responsabili della santità nelle famiglie sono i genitori.
Se i genitori vivono l’armonia, vivono la santità, i figli hanno più possibilità di diventare anche loro così. La Madonna ha sicuramente imparato queste cose nella sua famiglia e parla della sua esperienza.
Se í genitori dicono: « È molto difficile, è quasi impossibile », sicuramente c’è verità in queste parole, ma non dimentichiamo che non è impossibile, perché abbiamo a che fare con Dio il quale può tutto e con cui ha avuto a che fare la Madonna.
La Madonna era anche Lei confusa quando è venuto l’Angelo dicendo il progetto del Signore, ma quando ha sentito la risposta: « Presso Dio non c’è nessuna cosa impossibile », la Madonna ha detto « sì ». Questo dovrebbe essere un esempio per tutti noi.
La Madonna come Madre si mostra qui in modo speciale come Regina della pace. Quando ha detto: « Io sono la Regina della pace » poteva con altre parole dire: « Io sono la Regina della vita ». Noi capiamo più facilmente cosa significa desiderare la pace, ma, nel profondo, se vogliamo la pace dobbiamo prima volere la vita.
Essere mamma pone come primo dovere sentirsi di nuovo obbligata a coltivare la vita e lasciare tutte le distruzioni. Se oggi la Sacra Famiglia sta davanti a noi tutti come un esempio, dobbiamo domandarci quale è la posizione nostra personale per la vita.
Io non voglio adesso esaminare tutta la situazione, ma voglio dire una cosa: oggi, tutte le aggressioni, tutte le guerre, tutta la disperazione, tutti i disastri sono un grido dell’umanità, perché dove non c’è amore sono rimaste le ferite del peccato, dove manca l’amore si coltiva la guerra.
Ognuno di noi che si decide ad amare la vita, a lasciare ogni distruzione, ha dato una risposta come la Sacra Famiglia. Qui si vede che Dio attraverso la Madonna dà l’amore per la vita.
Io ho conosciuto e conosco molti che hanno lasciato l’alcol, le droghe, i conflitti, l’odio. Un giovane pellegrino italiano mi ha detto: « Io prendevo le droghe e le ho lasciate perché un mio amico l’estate scorsa è andato a Medjugorje con la droga in mano ed è tornato col Rosario ». Questo significa essere invitato alla vita e cominciare ad amare la vita.
Uno mi ha raccontato che non voleva più figli in famiglia. Pensava che uno bastasse per aver più tempo per girare il mondo. Ma dopo essere ritornato da Medjugorje ha deciso di avere altri figli. Nessuno lo poteva convincere prima, ma qui si viene e si riceve la grazia.
Ecco, noi possiamo dire belle parole, molte parole, ma se qui non rispondiamo su questo punto non serviamo al mondo come Dio vuole.
(P. Slavko Barbaric – 28 dicembre 1986)