Come si possono amare quanti “prendono la decisione di fare un bombardamento e ammazzare tante persone”? E ancora, come si “possono amare quelli che per amore dei soldi non lasciano che le medicine arrivino agli anziani e li lasciano morire”? O quelli che cercano soltanto “il proprio interesse, il proprio potere e fanno tanto male”?
“Sembra una cosa difficile da fare amare il nemico”, ha osservato Papa Francesco, ma Gesù ce lo chiede.
Ed ha sottolineato che tutti noi abbiamo nemici, ma infondo noi stessi possiamo diventare nemici degli altri: “Anche noi tante volte diventiamo nemici di altri: non vogliamo loro bene. E Gesù ci dice che dobbiamo amare i nemici! E questo non è facile! Non è facile…
Anche pensiamo che Gesù ci chiede troppo! Lasciamo questo per le suore di clausura, che sono sante; lasciamo questo per qualche anima santa, ma per la vita comune questo non va. E questo deve andare! Gesù dice: ‘No, dobbiamo fare questo! Perché al contrario voi siete come i pubblicani, come i pagani. Non siete cristiani’”.
Come possiamo dunque amare i nostri nemici? Gesù, ha detto Papa Francesco, “ci dice due cose”: innanzitutto guardare al Padre che “fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni” e “fa piovere sui giusti e gli ingiusti”. Dio “ha amore per tutti”.
E poi, ha continuato, Gesù ci dice di essere “perfetti come è perfetto il Padre Celeste”, “imitare il Padre con quella perfezione dell’amore”. Gesù, ha soggiunto, “perdona i suoi nemici”, “fa tutto per perdonarli”.
Ma come possiamo dunque riuscire ad amare i nostri nemici? Pregando. “Quando uno prega per quello che ci fa soffrire – ha affermato il Papa – è come se il Signore viene con l’olio e prepara i nostri cuori alla pace”.