La parola d’ordine, quella che meglio caratterizza il viaggio dei dieci ragazzi autistici e dei loro papa, e’ “sfida”.
A spiegarlo e’ il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, che con suo figlio Tommy di 15 anni, autistico, prende parte alla cavalcata.
“Si dimostrerà ‘su strada’ che è possibile affrontare i problemi del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta dei soggetti autistici nella società civile, ma in maniera vitale non come problema psico-sanitario”.
“E’ noto infatti che questi ragazzi dopo l’adolescenza scompaiono per il mondo, come fossero fantasmi, e i genitori hanno iniziato a fare da se dimostrando, con iniziative come questa, di non essere rassegnati a pensare al proprio figlio chiuso in un angolo” prosegue ancora Nicoletti.
Con un viaggio in sei tappe i ragazzi e i loro genitori, aiutati dagli assistenti, raggiungeranno Mogol, che e’ un po’ “l’anima” dell’iniziativa: la cavalcata organizzata dai genitori di “L’emozione non ha voce” ricorda infatti la famosa cavalcata Milano- Roma che il cantautore fece con Lucio Battisti nel 1970.
(ANSA)- ROMA, 1 SET 2013 – La cavalcata di 11 ragazzi autistici e dei loro papà -Sette giorni insieme a contatto con natura, con sguardo a futuro
Undici ragazzi autistici e i loro papà insieme per una traversata a cavallo lunga sette giorni, che da Montelibretti, in Alta Sabina, attraverso boschi, radure e paesi li porterà fino all’Umbria meridionale, all’Università della musica di Avigliano Umbro, dove saranno ospiti del cantautore Mogol.