Maria di Agreda ebbe in vita sofferenze e malattie, cui aggiunse penitenze volontarie, flagellazioni, digiuni, veglie, ma accanto a queste prove ebbe un’intensa vita mistica, contrassegnata da estasi, visioni e bilocazioni.
Con riferimento a queste ultime, è particolare il fatto del suo “viaggio” in America . Bisogna innanzitutto ricordare che, agli inizi del XVII secolo, i missionari francescani tentarono di evangelizzare i territori a nord del Messico, in particolare quelli corrispondenti agli attuali Texas, Arizona, California e Nuovo Messico. Ma incontrarono l’ostilità degli indiani, come gli Apaches, i Navajos e i Comanches, che li massacrarono.
Allora nel 1622 i missionari, guidati da padre Alonso de Benavides, tentarono di insediarsi impiantando una missione fortificata. Inaspettatamente, i religiosi ricevettero visite da parte dei capi degli Xumanas, una delle tribù più aggressive.
Questi chiesero agli sbalorditi missionari l’invio di sacerdoti per riceverne i sacramenti, rivelando che erano stati convinti da una “Signora vestita d’azzurro”, che da qualche tempo appariva loro con parole e miracoli: la descrizione corrispondeva proprio a suor Maria di Gesù di Ágreda, che però non si era mai mossa dal suo convento.
Convinti dalle suppliche degli Xumanas, i francescani si unirono a loro nel viaggio di ritorno, fino ai loro accampamenti; numerose relazioni dell’epoca, raccontano che i missionari francescani, furono accolti da una grande folla disposta in processione e con enormi croci adornate da fiori della prateria; i meravigliati missionari poterono constatare, che quegli indigeni, mai contattati da alcun europeo, possedevano una completa formazione dottrinale e chiedevano solo i sacramenti.
Anche in altri luoghi, in Arizona e California, i missionari trovarono tribù indigene sconosciute, già catechizzate da quella che gli storici americani chiameranno “The Lady in blue”.
Nel 1631 padre Alonso de Benavides, capo della spedizione francescana in Texas, rientrò in Spagna e raggiunse Agreda in Castiglia, a far visita a suor Maria de Jesus.
La ventinovenne suora, non ebbe difficoltà ad ammettere di essere stata esaudita nel suo desiderio missionario; Dio le aveva concesso di raggiungere l’America centinaia di volte, non sapendo però “se senza o con il corpo”.
Aggiunse allo sbalordito padre Alonso, che ne scrisse poi la dettagliata relazione, i nomi di tutti i confratelli missionari, ricordò episodi e avventure missionarie, che lui stesso aveva dimenticato, confermò di avere catechizzato oltre gli Xamanas anche molte altre tribù.
Ancora nel 1699, cioè ben 34 anni dopo la morte di suor Maria, furono scoperte per la prima volta tribù che professavano un cristianesimo senza sacerdoti, perché non ne avevano mai trovato uno; anche questi indigeni raccontarono che molti anni prima, una misteriosa signora con abito lungo azzurro, si era presentata a loro, che ne provarono spavento, tanto che la bersagliarono con le frecce, senza però colpirla, alla fine si tranquillizzarono e presero ad ascoltarla.
Questa incredibile vicenda è però storicamente attestata, perché fu sottoposta al rigoroso esame dell’Inquisizione spagnola, che accertò la veridicità dei fatti straordinari. Alla stessa conclusione sono giunti storici americani dei nostri giorni, molti dei quali protestanti, ebrei e agnostici.
Madre Maria di Gesù, morì nel suo convento di Agreda, il giorno di Pentecoste, 24 maggio 1665, in concetto di santità e di mistica eccezionale; il suo corpo rimase inalterato nei secoli, ci furono ben 14 ricognizioni ufficiali, che nel tempo constatarono lo straordinario fenomeno, l’ultima si ebbe il 20 maggio 1989, quando il corpo fu collocato nella Chiesa della Concezione ed esposto al pubblico.
Recentemente nel 2003, un gruppo di Università texane, ha organizzato un convegno sulla figura della venerabile suora spagnola, che riempì della sua fama la Spagna e le Colonie di re Filippo IV, il quale scambiò con lei centinaia di lettere, chiedendole consigli e pareri.