Un colore indicibile

Nella prima apparizione della Madonna dei dolori a Kibeho (Rwanda) la veggente ammetterà che la Madonna non era proprio bianca (muzungu), ma neppure nera. La sua pelle aveva un colore indicibile.  

E’ la mattina del 28 Novembre, giorno dell’anniversario. Pongo ai ragazzi la stessa domanda che la Madonna pose ad Alphonsine : “Nella tua vita cristiana, cosa è per te la cosa più importante?” Chi dice la famiglia, chi Gesù, chi la salvezza del prossimo. Aziz racconta la storia dei due fratelli.

Uno dei due stava sempre in chiesa e praticava tutte le preghiere previste dal Corano. Si alzava anche alle 5 del mattino e non lavorava. Così un giorno il prete lo avvicina: “Bravo vedo che sei assiduo e fai tutte le preghiere, ma dimmi chi ti mantiene?” “Mio fratello” risponde quello. E il prete a lui : “Allora tuo fratello è molto più santo di te! Perchè con il suo lavoro cura anche te”. Aziz mette il dito sullo scopo della nostra presenza qui, oggi : un lavoro che salvi.

Alla fine Aziz che bianco non è, ma neppure nero, si ferma a parlare con Cecilia che vuole diventare suora e il cui candore irradia la stanza. Che bello che le due anime si incontrino! Alla fine le vedo scambiarsi un sorriso speciale e mentre li guardo penso a quando io e lui avevamo dipinto di azzurro quella piccola stanza dove abbiamo cominciato a parlare di Dio.

A sera arriva il mio amico Paolo grazie al quale ho conosciuto Giorgio, che ha appena finito il libro sulla Spei e poco dopo un altro Paolo un tipografo di Carpi per la stampa del libro.

E’ un uomo un pò affaticato, il lavoro non è più come una volta – dice –  nessuno paga, nessuno cura più le cose come prima. Parliamo del prezzo, della forma e del tipo di copertina e alla fine anche della storia delle presunte apparizioni a Gargallo. Poi, proprio sul momento di uscire mi chiede: “Conosci per caso Generoso?”  Io e Paolo ci guardiamo con stupore. Noi conosciamo Generoso, saimo stati tante volte a pregare il rosario con lui alla stele in mezzo alla campagna.

E insiste: “Proprio io – ci dice – ho stamparto i volantini e le preghiere che venivano diffusi durante le preghiere e anche i libri con i messaggi. Fin dall’inizio delle apparizioni”. Aggiunge poi di aver conosciuto il veggente, tale Varini e di ricordarsi di quella volta in cui si fermò nel suo ufficio per decidere il colore del velo della Madonna.  Era stato necessario un giorno intero per trovare quella particolare tonalità di azzurro e grigio:  un colore indicibile!

Solo allora ho ritrovato il filo della storia. Tutto tornava con precisione anche nei particolari. Io e Paolo siamo andati un giornoa pregare il rosario con Generoso, ci arriva una telefonata per dare un lavoro a Giorgio. Giorgio scrive un libro sulla Spei e chi stampa quel libro aveva stampato gli opuscoli di quelle apparizioni. Sono felice.

E pensare che noi avevamo passato un’ora a provare le dimensioni di un libro e di una scatola, parlando di prezzi e listini e la felicità era così vicina, nascosta nella storia dell’uomo che era venuto da lontano.

Io e Paolo ci siamo guardati ancora una volta e non abbiamo potuti trattenerci dal ridere di gioia! Lei, la Madre, è proprio tenera!  Un raggio del suo sorriso si proietta su di noi, sento le sue mani che accarezzano i nostri cuori e la mia vita prende ancora una volta quel colore…indicibile.