Perdonare non é ignorare ma trasformare: cioè Dio deve entrare in questo mondo e opporre all’oceano dell’ingiustizia un oceano più grande, del bene e dell’amore.
Non c’è giustizia senza perdono, ma nello stesso tempo il perdono non sostituisce la giustizia e non significa negazione del male né deve far venire meno la denuncia della verità del peccato.
Il concetto di perdono nel cristianesimo fa nascere una nuova idea di giustizia che non si limita a punire ma riconcilia e guarisce di fronte ai contrasti nelle relazioni umane, spesso anche familiari, dove siamo portati a non perseverare nell’amore gratuito, che costa impegno e sacrificio.
Perdonare settanta volte sette – dice Gesù – perché anche noi abbiamo bisogno di essere perdonati sempre, anche se non lo percepiamo:
“Gesù … ci invita al difficile gesto di pregare anche per coloro che ci fanno torto, ci hanno danneggiato, sapendo perdonare sempre, affinché la luce di Dio possa illuminare il loro cuore; e ci invita a vivere, nella nostra preghiera, lo stesso atteggiamento di misericordia e di amore che Dio ha nei nostri confronti: «rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori», diciamo quotidianamente nel «Padre nostro».
– Da discorsi di udienza di Benedetto XVI