Vicino alla gente

Una vedova di Nain ha perso il suo unico figlio. Il Signore compie il miracolo di riportare alla vita il bimbo. Ma fa di più: si fa vicino. “Dio – dirà la gente – ha visitato il suo popolo”.

Spiega papa Francesco : “Era vicino alla gente. Dio vicino che riesce a capire il cuore della gente, il cuore del suo popolo. Vede quel corteo, e si avvicina. Dio visita il suo popolo, in mezzo al suo popolo. Vicinanza. E’ la modalità di Dio. E poi c’è un’espressione che si ripete nella Bibbia, tante volte: ‘Il Signore fu preso da grande compassione’. La stessa compassione che, dice il Vangelo, aveva quando ha visto tanta gente come pecore senza pastore. Quando Dio visita il suo popolo, gli è vicino, gli si avvicina e sente compassione: si commuove”. “Vicinanza e compassione: così il Signore visita il suo popolo.

E quando noi vogliamo annunziare il Vangelo, portare avanti la Parola di Gesù, questa è la strada. L’altra strada è quella dei maestri, dei predicatori del tempo: i dottori della legge, gli scribi, i farisei … Lontani dal popolo, parlavano … bene: parlavano bene. Insegnavano la legge, bene. Ma lontani. E questa non era una visita del Signore: era un’altra cosa. Il popolo non sentiva questo come una grazia, perché mancava la vicinanza, mancava la compassione e cioè patire con il popolo”.

“E c’è un’altra parola – ha sottolineato il Papa – che è propria di quando il Signore visita il suo popolo: ‘Il morto si mise seduto e incominciò a parlare, ed egli – Gesù – lo restituì a sua madre’”: “Quando Dio visita il suo popolo, restituisce al popolo la speranza. Sempre. Si può predicare la Parola di Dio brillantemente: ci sono stati nella storia tanti bravi predicatori. Ma se questi predicatori non sono riusciti a seminare speranza, quella predica non serve. E’ vanità”.

Guardando Gesù che ha restituito alla mamma il figlio vivo – ha concluso il Papa – “possiamo capire cosa significa una visita di Dio al suo popolo. E chiedere la grazia che la nostra testimonianza di cristiani sia testimonianza portatrice della visita di Dio al suo popolo, cioè di vicinanza che semina la speranza”.

 

16-09-14- Santa Marta – «Le belle prediche? Inutili, se non si dà speranza» – liberamente tratto da Avvenire.it : Si possono fare belle prediche, ma se non si è vicini alle persone, se non si soffre con la gente e non si dà speranza, quelle prediche non servono, sono vanità.