Voglio andare a piedi

Tutto è successo alla messa delle ore 10, celebrata da monsignor Adamo. La signora Comegna si è messa in fila per prendere la Comunione. «Ho ricevuto l’Eucaristia e, mentre tenevo ancora in bocca la Comunione, ho cominciato a sentire un forte bruciore che dai piedi saliva alle gambe e veniva su per il corpo, mentre avvertivo un intenso profumo di fiori – spiega la donna – Era tutto talmente forte, che ho cominciato a spaventarmi. Ho dimenticato che mi trovato in Chiesa, perché il bruciore mi ha fatto pensare che stessi andando a fuoco e mi sono guardata intorno convinta di vedere gli abiti avvolti dalle fiamme».

Michelina, che abita a Castellammare di Stabia, era affetta da una paralisi al braccio e alla gamba destra, da quanto – 11 anni fa (il 4 aprile) – subì un ictus, mentre era intenta a preparare i carciofi per i suoi cari. Madre di cinque figli maschi e nonna di 12 nipoti, in quel momento stava combattendo con un cancro al seno di cui era stata operata la prima volta. Dopo l’ictus, che la bloccò a letto per 3 anni, è stata operata altre 4 volte. E sottoposta a continui cicli di chemio e radioterapie. Un calvario che molti conoscono. Che umilia e debilita.

«Mi sono tolta la sciarpa, il soprabito, avevo caldo ed ero in un bagno di sudore – continua la signora – Mio marito credeva che io stessi avendo un malore. Gli ho detto che stavo provando una grande gioia e che avevo bisogno di camminare».

«Ma io ho sempre pregato la Madonna che mi restituisse solo la capacità di camminare – racconta Michelina – Con cinque figli maschi era mio marito ad assistermi in tutto. Mi doveva accompagnare anche in bagno. E io mi vergognavo tanto…». Ora Michelina cammina e si muove per casa con piena efficienza. Le resta un cuore malandato e un polmone “bruciato” dalla radioterapia. Ma lei e il marito, Giovanni Passaro, con cui è sposata da 55 anni, ora sono felici ed emozionati. 

E il marito racconta: «Si è alzata e a passo svelto ha percorso la navata. Temevo che potesse cadere. Ma lei andava spedita e non aveva più nessun segno della paralisi dell’ictus». E’ commosso: “Prima in chiesa non resistevo più di dieci minuti. Ora ho visto un grande miracolo e posso raccontarlo, è cambiato tutto“. Piangono anche i figli della signora, che hanno assistito per 11 anni la madre paralizzata

Michelina, con mitezza, mostra la sua stampella sorreggendola con la mano guarita: «Ora a Pompei voglio andare a piedi».

 

MIRACOLO: PARALITICA DA 11 ANNI GUARISCE PREGANDO NEL SANTUARIO DI POMPEI Michelina, 74 anni: «Ho sentito un bruciore in tutto il corpo e un intenso profumo di fiori». di Rosa Benigno

I coniugi Passaro hanno già fatto stampare in argento una piccola gamba e un braccio che consegneranno alla Basilica di Pompei “per grazia ricevuta”.